Kuurne-Bruxelles-Kuurne 2019, impresa solitaria di Bob Jungels

Bob Jungels conquista in solitaria la Kuurne – Bruxelles – Kuurne 2019. Partito da solo a 16 chilometri dalla conclusione, il corridore della Deceuninck – QuickStep resiste al ritorno del gruppo, ben scortato dai compagni, festeggiando in solitaria un trionfo meritato. Primo dei battuti è invece Owain Doull (Team Sky), che nel finale aveva provato una azione a quattro per rientrare sul fuggitivo. Con lui anche Niki Terpstra (Direct Energie),  che a sua volta si tiene alle spalle Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma), vincitore vano della volata del gruppo.

Quinta posizione invece per Yves Lampaert (Deceuninck-QuickStep), che era nel tentativo alle spalle del compagno per difenderlo nella sua azione. Sesto un altro portacolori dello squadrone belga, Florian Sénéchal, che nella volata finale si è messo alle spalle Jens Keukeleire (Lotto Soudal), anche lui nel quartetto partito all’inseguimento nel finale, e André Greipel (Arkéa-Samsic)

Sono 165 gli atleti al via della prova che chiude il weekend belga inaugurato ieri dal successo di Zdenek Stybar alla Omloop Het Nieuwsblad. Ai nastri di partenza non si presentano alcune delle “vittime” della battaglia verso Ninove. Si tratta di Nathan Van Hooydonck (CCC Team), Mads Wurtz (Katusha-Alpecin), Dylan Van Baarle (Team Sky), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) e Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) e Zico Waeytens (Cofidis, Solutions Crédits). A loro si aggiunge poche pedalate dopo un via scandito dalla pioggia anche Matti Breschel (EF Education First), il primo a mettere piede a terra.

Dopo cinque chilometri Sean De Bie (Roompot-Charles) prova un allungo solitario, riuscendo a resistere in testa soltanto qualche centinaio di metri. I primi 20 chilometri vengono percorsi a un ritmo elevatissimo, tanto che il plotone si spezza in diversi tronconi a più riprese. Mentre si susseguono i ritiri causati da condizioni meteo molto difficili e da un’andatura forsennata, diversi corridori provano a evadere, senza tuttavia trovare il benestare degli inseguitori. Nella prima ora i ciclisti percorrono dunque i primi 46,3 km, davvero tanti considerando il clima e la conformazione del percorso.

Soltanto dopo 55 chilometri un terzetto riesce a eludere lo stretto controllo del gruppo. Ne fanno parte Magnus Cort Nielsen (Astana), Pim Lightart (Direct Energie) e Jimmy Turgis (Vital Concept), che prendono una manciata di secondi e collaborano per proseguire la loro azione. Poco dopo si aggiunge al gruppetto di testa Lawrence Naesen (Lotto Soudal), che completa l’inseguimento solitario per formare un quartetto al comando. Altri contrattaccanti vengono riassorbiti dal gruppo, che appena rallenta concede a Ludwig De Winter (Wanty-Groupe Gobert) l’occasione di lanciarsi all’inseguimento dei battistrada. Il belga viene in seguito imitato da Alex Kirsch (Trek-Segafredo) e Benoit Jarrier (Arkea-Samsic), che approfittano di una momentanea riduzione del ritmo per lanciarsi all’attacco. Si forma quindi una fuga composta da sette corridori, che dopo un attimo di pausa a causa di un passaggio a livello abbassato acquisisce un vantaggio massimo di 4’30”.

Il plotone tuttavia torna ad accelerare e si porta fino a 2’30”, prima che un nuovo rallentamento consenta ai battistrada di tornare a quasi 3 minuti di margine. Quando il gruppo arriva al chilometro 100, Francisco Ventoso (CCC Racing Team) parte all’attacco, guadagnando rapidamente una quindicina di secondi. L’azione dello spagnolo è però destinata a esaurirsi rapidamente, non trovando alcun compagno di fuga. Il plotone continua a macinare secondi in vista del Kwaremont, che imbocca con circa un minuto di ritardo sulla testa della corsa.

E’ a questo punto che la corsa esplode, con il gruppo che si spezza in due tronconi. Da quello davanti evadono alcuni corridori, capeggiati da un pimpante Yves Lampaert (Deceuninck-Quick-Step). Al belga si uniscono immediatamente Oliver Naesen (AG2R La Mondiale) e Ian Stannard (Team Sky), mentre hanno bisogno di qualche attimo in più per riagganciarsi Kasper Asgreen e Zdenek Stybar (Deceuninck-Quick-Step), Owain Doull (Team Sky) e Davide Ballerini (Astana). L’ultimo ad agganciarsi è infine Stefan Kung (Groupama-FDJ), che sfrutta le sue doti di passista per rientrare in pianura.

Alle loro spalle si forma un gruppetto di 13 uomini, composto da Danny Van Poppel (Jumbo-Visma), Bob Jungels e Florian Sénéchal (Dececuninck-Quick-Step), Gijs Van Hoecke (CCC Racing Team), Jens Keukeleire e Nikolas Maes (Lotto Soudal), Jens Debusschere e Nils Politt (Katusha Alpecin), Matteo Trentin e Luke Durbridge (Mitchelton-Scott), Sebastian Langeveld (Education First), Jasper Philipsen (UAE Team Emirates) e André Greipel (Arkea-Samsic). Tutti i corridori in avanscoperta si ricompattano presto, formando un gruppone di 28 uomini al comando. Il plotone alle loro spalle insegue a due minuti a circa 60 chilometri dall’arrivo.

Dopo pochi chilometri di accordo, un nuovo frazionamento in testa cambia ulteriormente la situazione in corsa. Jungles ne approfitta per attaccare, venendo immediatamente seguito da Ballerini, Cort Nielsen, Langeveld e Oliver Naesen. Si muove un po’ in ritardo Van Poppel, costretto a un inseguimento solitario che dura poco tempo prima di essere riassorbito dal resto della fuga. Sul Nokereberg gli inseguitori non trovano accordo tra di loro e si rialzano, venendo ripresi dal plotone. Rimangono quindi soltanto cinque uomini al comando, con circa un minuto di vantaggio. Mentre Politt viene squalificato con il Var per aver utilizzato una pista ciclabile, prosegue il tira e molla tra battistrada e gruppo: al primo passaggio sul traguardo di Kuurne il divario è di 47 secondi.

Dietro è soprattutto la Bora – hansgrohe a condurre l’inseguimento. Quando sembra ormai tutto fatto, Jungels parte da solo a 15 chilometri dalla conclusione, mentre gli altri tre vengono poco dopo ripresi dal gruppo, lanciatissimo alle loro spalle. L’azione del lussemburghese non è velleitaria, ma un concreto tentativo che con il passare dei chilometri assume una nuova dimensione, riuscendo a riguadagnare il margine che sembrava ormai perduto. Alle sue spalle è quasi solo il connazionale Jempy Drucker (Bora-hangrohe) a tirare, mentre i suoi compagni fanno da tappo, rompendo i cambi.

Negli ultimi tre chilometri Drucker non ne ha più ed è costretto a rialzarsi, ma dietro di lui ci sono solo Deceuninck-QuickStep. Allora è Owain Doull (Team Sky) a provare lo scatto, seguito da Yves Lampaert (Deceuninck-QuickStep), deciso a continuare a proteggere il compagno. Con loro anche Niki Terpstra (Direct Energie) e Jens Keukeleire (Lotto Soudal), ma la presenza del campione belga rende tutto più difficile. Il vantaggio a quel punto è sotto i venti secondi, ma le qualità da cronoman di Jungels gli consentono di proseguire malgrado le energie siano ormai al lumicino.

Il traguardo è sempre più vicino e anche se i secondi calano ormai è tardi per gli inseguitori: Bob Jungels conquista la Kuurne – Bruxelles – Kuurne 2019. Alle sue spalle il gruppo sembra ormai in grado di riportarsi sugli inseguitori, che tuttavia resistono e si giocano la seconda posizione. La spunta Doull su Terpstra, mentre l’atteso Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma) conquista la beffarda volata del gruppo.

Ordine di Arrivo Kuurne – Bruxelles – Kuurne 2019

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